Pelle e Sole: vantaggi, svantaggi e falsi miti

Attualmente c’è una maggiore attenzione ai danni causati dall’esposizione solare non controllata, favorita dalle campagne di prevenzione dei tumori cutanei e dalla diffusione di articoli scientifici accessibili anche attraverso i social media. Ma il sole non va demonizzato perchè, se preso nel giusto modo e nelle giuste dosi, in alcuni casi può essere un buon alleato in quanto stimola la sintesi cutanea di vitamina D, migliora l’umore ed è un utile coadiuvante per alcune patologie dermatologiche come psoriasi, dermatite seborroica, prurigo nodularis, dermatite atopica, vitiligine e micosi fungoide.

Infatti per queste patologie è nota da tempo l’utilità della fototerapia (terapia della luce) che mima gli effetti positivi prodotti dall’esposizione della pelle al sole mediante l’utilizzo di speciali lampade in grado di emettere raggi ultravioletti a banda stretta (di una specifica lunghezza d’onda) che non contengono ulteriori “raggi dannosi” ma ne sfruttano le proprietà benefiche antiproliferative e immunomodulanti.

Tuttavia l’esposizione al sole non controllata può essere responsabile della comparsa o del peggioramento di alcune dermatosi (lupus eritematoso, dermatomiosite, rosacea, reazioni cutanee fototossiche e fotoallergiche etc.), e dello sviluppo di fotoinvecchiamento e tumori cutanei, attraverso l’azione nociva svolta dai raggi ultravioletti.

Per questo motivo è fondamentale l’utilizzo corretto e costante della fotoprotezione!

Dobbiamo tenere presente che i raggi ultravioletti agiscono sulla pelle non solo quando quando siamo in vacanza al mare, ma anche in montagna, durante una passeggiata, mentre facciamo sport all’aria aperta, e una parte di queste radiazioni raggiunge la nostra pelle anche sotto l’ombrellone o attraverso i vetri dell’automobile. Per questo occorre proteggersi tutto l’anno, facendo particolare attenzione alle zone sempre esposte come il volto, il cuoio capelluto calvo e il dorso delle mani. La scelta del fattore di protezione deve essere personalizzata in base all’età e al fototipo del paziente, alla presenza o meno di fattori di rischio per lo sviluppo di tumori cutanei, alla sede anatomica da proteggere e alla stagione dell’anno.


Quali sono i comportamenti ragionevoli che consentano di sfruttare gli aspetti positivi dell’esposizione solare?

  1. Bisogna esporsi al sole in maniera lenta e progressiva, dando il tempo alla pelle di reagire con la produzione di melanina, ed evitare assolutamente eritemi ed ustioni solari;
  2. Si deve evitare l’esposizione solare diretta durante le ore centrali della giornata, dalle 11.00 alle 16.00 (quelle con maggiore irraggiamento);
  3. E’ necessario proteggere la pelle con filtri solari che abbiano un fattore di protezione adeguato: SPF 50+ sul viso (sempre) e sul corpo alle prime esposizioni, e solo in un secondo momento si potranno utilizzare protezioni inferiori (SPF 50 e 30);
  4. La crema solare va rinnovata ogni 2 ore e dopo ogni bagno, altrimenti non viene garantita la protezione adeguata;
  5. Non bisogna dimenticare di proteggere anche dorso dei piedi, orecchie e cuoio capelluto calvo (può essere utile indossare un cappello in questi casi);
  6. NON è buona norma “preparare” la pelle facendo lampade solari prima dell’esposizione al sole in quanto è stato dimostrato che sono in grado di aumentare sensibilmente il rischio di sviluppare tumori cutanei. Piuttosto può essere utile assumere integratori con attività antiossidante e antimutagena a partire da un mese prima dell’esposizione estiva (da maggio a settembre);
  7. Dopo l’esposizione può essere utile applicare un doposole idratante e lenitivo per ripristinare l’equilibrio cutaneo

Cosa fare in caso di acne?

Ribadiamolo per bene: l’acne non guarisce con l’esposizione solare selvaggia. Questa falsa convinzione è dovuta principalmente alla sensazione che la pelle si asciughi con il sole ma questo effetto di apparente di miglioramento è dovuto all’abbronzatura che camuffa le imperfezioni. In realtà il sole aumenta l’ispessimento dello strato corneo della pelle causando la produzione di comedoni e una successiva ripresa dell’acne, e le ustioni del viso possono peggiorare l’infiammazione.

Quindi anche in caso di pelle acneica, bisogna seguire alcune regole per ottenere benefici dall’esposizione solare:

  1. Preferire l’esposizione solare al mattino presto e nel tardo pomeriggio, proteggendo la pelle del viso con creme solari appositamente studiate per pelli acneiche;
  2. Non trascurare completamente le terapie prescritte dal dermatologo: in estate devono essere abbandonate le terapie fotosensibilizzanti ma è utile proseguire con le terapie di mantenimento e con la detersione del viso con prodotti specifici;
  3. Evitare la manipolazione e la spremitura dei brufoli per non favorire l’infiammazione, la sovrainfezione e lo sviluppo di cicatrici.

Con le dovute precauzioni possiamo quindi goderci con tranquillità i benefici che possiamo trarre dalla nostra vacanza al sole, ma senza mai dimenticare di aver cura della nostra pelle.

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