Come il neurofeedback ti aiuta a riequilibrare le onde cerebrali?

Le cellule cerebrali generano elettricità per comunicare tra di loro e questo tipo di attività elettrica forma modelli chiamati onde cerebrali prodotte da impulsi elettrici sincronizzati provenienti da masse di neuroni che comunicano tra loro che possono essere misurate mediante elettroencefalografia (EEG), un metodo non invasivo di registrazione dell’attività elettrica tramite dei sensori posti sul cuoio capelluto. La comunicazione tra i neuroni all’ interno dei nostri cervelli è alla base di tutti i nostri pensieri, emozioni e comportamenti. Le onde cerebrali cambiano a seconda di ciò che facciamo e sentiamo. Infatti, quando sono dominanti quelle più basse possiamo sentirci stanchi, lenti, pigri o sognanti mentre sono dominanti le frequenze più alte quando ci sentiamo iper attivati. Per comprendere appieno il neurofeedback é necessaria una comprensione di base delle onde cerebrali. La neuroscienza divide l’attività elettrica del cervello in 5 gamme o bande principali. Ogni livello corrisponde ad uno specifico tipo di attenzione – al livello più basso, chiamato delta (δ), sei letteralmente addormentato mentre al livello più alto, chiamato beta (β)/ gamma (γ), sei focalizzato e attento.


Onde Delta (δ): 1-4 Hz
Sono le onde cerebrali più lente ma le più forti e sono dominanti quando siamo. Formandosi nella meditazione più profonda (sonno senza sogno), le onde delta sospendono la consapevolezza esterna e sono fonte di empatia. La guarigione e la rigenerazione sono stimolate in questo stato ed è per questo che il sonno profondo è così essenziale per il processo di guarigione e per il benessere psicofisico.


Theta (ϑ): 4-8 Hz
Si verificano più spesso nel sonno ma sono anche dominanti nella meditazione profonda. Le onde Theta sono la nostra chiave d’accesso all’apprendimento, alla memoria e all’intuizione. In theta, i nostri sensi sono focalizzati sui segnali provenienti dall’interno ed è quello stato crepuscolare che normalmente sperimentiamo solo fugacemente mentre ci svegliamo o stiamo per addormentarci. Sono attive mentre sogniamo, sono presenti immagini vivide, intuizioni e informazioni al di là della nostra normale consapevolezza cosciente. E’ lo stato in cui riviviamo le nostre paure, le nostre esperienze passate negative e gli incubi.


Alpha (α): 8-12 Hz
Sono dominanti quando i pensieri fluiscono tranquillamente e in alcuni stati meditativi: ci troviamo nello stato mentale del “qui ed ora”, centrati dunque nel presente. E’ uno stato di riposo per il cervello e aiuta la coordinazione mentale globale, la calma, l’attenzione, l’integrazione mente/corpo e l’apprendimento, risultando particolarmente associate ad una maggiore creatività ed efficacia psichica, specialmente in condizioni di competizione. L’aumento dell’attività delle onde alpha riduce il livello dell’angoscia e provoca un miglioramento della memoria a lungo termine, della velocità di elaborazione dei dati, della perspicacia e del prendere decisioni. Infine, aumenta inoltre la capacità e la velocità nel creare concetti e immagini, la quale costituisce una base per risolvere i problemi. L’affaticamento causa l’indebolimento delle onde alpha.


Beta (β): 12-30 Hz
Dominano il nostro normale stato di veglia della coscienza quando l’attenzione è diretta verso i compiti cognitivi e il mondo esterno. Sono associate ad uno stato di attività mentale, alta vigilanza, concentrazione, attenzione focalizzata e sostenuta e favoriscono un’elaborazione cognitiva attenta ai dettagli, aumentano l’arousal, l’uso del linguaggio e dei pensieri logici-razionali. In sostanza, indicano alto coinvolgimento nelle attività e alta attenzione.


Gamma (γ): 38-42 Hz
Sono le più veloci delle onde cerebrali e si riferiscono all’ elaborazione simultanea di informazioni provenienti da diverse aree cerebrali. È la più sottile delle frequenze cerebrali e la mente deve essere tranquilla per accedervi. Sono altamente attive quando sperimentiamo stati di amore universale, altruismo e sentimenti connessi alla spiritualità.


Il nostro cervello ha bisogno di sperimentare tutti gli stati dell’onda perché sono essenziali al benessere e all’omeostasi psicofisica. Tuttavia, ogni stato dovrebbe essere sperimentato in modo appropriato in certi momenti e in una certa proporzione. Durante il training con il Neurofeedback ti alleni a controllare consapevolmente le onde cerebrali per raggiungere uno stato desiderato di benessere ed equilibrio che tenderà a stabilizzarsi e a manifestarsi quando occorre nella tua vita quotidiana.Ad esempio, le onde alfa si verificano quando si è rilassati. Le onde beta sono associate con l’attenzione ma se mantenute troppo a lungo portano a sentimenti di paura e ansia. Quindi, se siete stressati e ansiosi, aumentare le onde alpha riducendo l’attività delle onde beta potrebbe essere il vostro obiettivo.

Il nostro profilo delle onde cerebrali e la nostra esperienza quotidiana del mondo sono inseparabili. Quando le nostre onde cerebrali sono fuori equilibrio, ci saranno problemi corrispondenti nella nostra salute emotiva o neurofisica. In sostanza, il Neurofeedback ti aiuterà a migliorare la qualità della vita aiutandoti a gestire la tua salute psicofisica in maniera ottimale.


BIBLIOGRAFIA

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Brugnoli M. P., “Tecniche di mental training nello sport: Vincere la tensione, aumentare la concentrazione e la performance agonistica” (2012)

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• Sacco G., “Manuale di biofeedback. Col cuore e col cervello: alla ricerca della mutevole armonia” (2017)
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SITOGRAFIA

• www.neuroptimal.com
• www.salute.gov.it
• www.stateofmind.it

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