I BENEFICI DI UNA SANA ALIMENTAZIONE
Quando parliamo di salute e benessere, soprattutto alimentare, è importante dare una definizione di due concetti importanti come lo stato nutrizionale e lo stato di salute.
Lo stato nutrizionale è lo specchio fedele dello stato di salute psicofisica dell’individuo e rappresenta l’equilibrio tra quanto introduciamo con l’alimentazione e quanto consumiamo. Al suo interno viene assicurato il mantenimento delle funzioni strutturali, psiconeurocognitive, metaboliche ed endocrine. Dai principi alimentari (proteine, carboidrati, grassi o lipidi, vitamine, sali minerali ed elementi in tracce) il corpo trae le materie prime che digerisce, assorbe, trasforma ed utilizza per assolvere a tutte queste funzioni e mantenere lo stato di salute.
Lo stato di salute è la risultante di un equilibrio dinamico, soggetto ad un controllo costante ed efficiente, moderato dalle strutture e funzioni periferiche (organo adiposo e sistema gastroenterico e funzioni ormonali ad esempio il sistema glucagone-insulina) e strutture centrali (nuclei cerebrali, ipotalamo laterale, ipotalamo ventromediale, nucleo arcuato) in cui vengono rielaborati i segnali periferici, come il livello di glicemia e di trasmettitori (es. leptina e gherelina) e segnali ormonali. Dalle strutture centrali dipende poi la regolazione della fame e della sazietà, che condizionano l’assunzione o meno dei nutrienti. Questo equilibrio è l’omeostasi energetica.
L’alterazione dello stato nutrizionale causata dalla deviazione di una o più di questi sistemi, comporta il deficit delle funzioni corporee con la conseguente alterazione di strutture ed attività di apparati, organi, tessuti e cellule. Identificare tempestivamente gli squilibri nutrizionali col tuo medico di fiducia è dunque importantissimo perché essi hanno sempre un impatto sulla nostra salute e possono manifestare i loro effetti anche a lungo termine,
Per diagnosticare un eventuale stato di malnutrizione non è sufficiente prendere in considerazione unicamente le variazioni di peso corporeo, ma sono necessarie valutazioni più approfondite come l’indagine dei comportamenti alimentari, dello stile di vita della funzionalità ed integrità di organi e apparati. Tali esami avvengo per mezzo di una visita diretta sul paziente e la rilevazione dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenza vita e circonferenza fianchi, circonferenza del polso e del braccio, pliche corporee ed esame impedenziometrico della composizione corporea), esami di laboratorio ed indagini strumentali.
L’IMPORTANZA DELL’EDUCAZIONE ALIMENTARE
Per favorire una crescita armonica e uno sviluppo corretto nei più giovani ed un corretta forma fisica negli adulti e nei più anziani è importante promuovere un sano stile alimentare, educando ogni soggetto a consumare un’ampia varietà di alimenti, insegnandogli a porre attenzione agli introiti giornalieri in cui andranno inseriti tutti i principi alimentari e assicurando uno schema equilibrato per ciascun soggetto. In tal modo l’educazione alimentare diventa uno strumento in mano al singolo soggetto che evita la monotonia alimentare e aiuta non solo a curare ma anche a prevenire i rischi di eccessi o carenze nutrizionali. L’approccio più corretto è quello che prevede la combinazione di una nutrizione bilanciata secondo i fabbisogni nutrizionali per età e che fornisca quantità adeguate di energia e proteine e, se possibile, di una costante attività fisica, adeguata per età e condizioni fisiche.
Infatti, l’OMS definisce innanzitutto la necessità di un’attività fisica moderata in grado di aumentare la frequenza cardiaca e determinare una sensazione soggettiva di riscaldamento e lieve di mancanza di fiato che si può raggiungere praticamente con tutte le attività sportive e con una buona parte delle attività quotidiane (es. la camminata a passo svelto ne è l’emblema). A ciò va aggiunta la riduzione delle calorie che deve essere equilibrata per poter raggiungere una lenta riduzione del peso preservando la massa muscolare, valutando attentamente l’apporto proteico
Dunque, per un miglioramento complessivo dello stato nutrizionale occorre rivolgersi ad un medico specialista in scienze dell’alimentazione, dietetica e nutrizione clinica.
BIBLIOGRAFIA
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