Durante questi giorni, come in un brutto sogno, ci siamo ritrovati ad ascoltare le medesime parole che un anno fa hanno cominciato a farci familiarizzare con il mostro Covid-19.
“Lockdown, zona rossa, contagi in aumento, uscire solo per estrema necessità, vietato far visita a parenti ed amici” con la nuova stagione in arrivo che ci rivedrà chiusi ancora nelle nostre case.
Ormai tutti o quasi siamo saturi di questa situazione ed aspettiamo impazienti la fine e di riprenderci la nostra vita. Ma soffermiamoci a riflettere su un aspetto che non sempre viene sottolineato, quello dell’impatto emotivo della pandemia.
Ciascuno di noi durante questo anno avrà sperimentato emozioni diverse ed ora, alle porte di un nuovo lockdown, qual è il nostro stato emotivo?
Proviamo a pensare a quali fattori incidono sulla risposta emotiva personale:
- il nostro sistema limbico governa oltre che le emozioni anche le memoriee ciascuno di noi nel momento in cui si troverà a riascoltare le restrizioni, inevitabilmente metterà in campo tutto il bagaglio dell’anno passato. Riaffioreranno le situazioni, le persone con cui si e’ vissuto il primo lockdown e con essi sperimenteremo quelle emozioni che l’anno scorso di questi tempi regnavano sovrane quale la paura, la preoccupazione, il timore etc.
Fermiamoci a riflettere su questo e proviamo a dare una misura dell’intensità di queste emozioni nel 2020 e ad oggi e ci accorgeremo che, molto probabilmente, questa sia diminuita ma potranno essere emerse in noi altre e nuove emozioni come la frustrazione, la rabbia, l’insofferenza.
- la storia personale di vita prima della pandemia: ciascuno di noi sperimenta gli eventi secondo la sua percezione personale. Sarà capitato a qualcuno di avere un conoscente\ amico che tutto sommato in questa situazione si trova bene o meglio riesce a trovare dei modi per viverla al meglio. Da cosa dipende?
Sicuramente avremmo bisogno di ricostruire la sua storia di vita, il suo stile di attaccamento, la modalità di fronteggiare gli eventi e le risorse personali e concrete che questa persona può mettere in campo. Ognuno di noi ha una propria storia, delle proprie caratteristiche ed un proprio modo di leggere ed interpretare gli eventi intorno a sé. Questo sebbene sia umano e naturale, può diventare un meccanismo pericoloso se diventa l’unico modo con cui viviamo gli eventi, in modo rigido, andando ad influenzare la nostra quotidianità ed il nostro benessere.
- perdite e conquiste dell’ultimo anno: i numeri parlano chiaro, abbiamo avuto molte perdite nel nostro paese giovani e meno giovani e alcune purtroppo ci avranno toccato da vicino. Pensiamo poi anche alle perdite relazionali di amicizie, di coppie, parentali, così come alle perdite concrete da un punto di vista lavorativo ed economico. Abbiamo dovuto fare continue rinunce, dallo sport, agli hobby, ai viaggi, le feste etc. Questo è quello che immediatamente ci verrebbe da dire pensando a questo ultimo anno, ma proviamo a pensare anche a quello che abbiamo potuto conquistare.
Faccio qualche esempio ma sottolineo che la soggettività crea fortunatamente milioni di sfaccettature diverse: reinventarsi nel tempo a casa, sperimentarsi in nuove attività, risentire amici di vecchia data, risfogliare quel vecchio album fotografico, riaprire quel vecchio baule dei ricordi, leggere quei libri impolverati per cui non si aveva mai tempo e così via.
A volte è difficile mantenere un senso di controllo della propria vita in situazioni che sembrano particolarmente difficili. Quando i pensieri, gli eventi quotidiani prendono il sopravvento su di te e sul benessere tuo e di chi ti sta intorno, è il caso di rivolgersi ad un professionista della salute mentale specializzato in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale e nel trattamento EMDR.
Infatti, secondo le linee guida dell’OMS la terapia Cognitivo Comportamentale e il trattamento EMDR sono riconosciute come le terapie d’elezione per il trauma psicologico e la maggior parte delle forme di psicopatologia. Gli scopi principali di entrambi i trattamenti è rendere il soggetto capace di risentirsi al centro della propria vita, sentirsi soggetto attivo tramite la cassetta di strumenti e tecniche che il professionista gli fornirà’ a seconda delle sue caratteristiche e delle sue risorse in modo da riuscire a fronteggiare gli eventi e le emozioni.
SITOGRAFIA
Mind Lab Staff