NON SOLO COVID: stessi sintomi, molti virus

Con l’inizio della stazione autunnale e la ripresa delle scuole di ogni ordine e grado torniamo ad occuparci delle cosiddette “malattie da raffreddamento”: non che il freddo causi di per sé una malattia, ma sottoponendo l’organismo ad uno stress termico facilita una compromissione delle difese immunitarie rendendoci più suscettibili ad una potenziale virosi.

Quest’anno tuttavia, per il momento storico che stiamo vivendo anche il comune raffreddore, specie se accompagnato da febbre, può porre problemi di diagnosi differenziale con il COVID. Appare quindi di fondamentale importanza approntare una prevenzione anti-influenzale a 360° che ci renda capaci di affrontare al meglio questo periodo dell’anno.

Ovviamente un corpo forte e sano sia fisicamente che emotivamente riduce la propria suscettibilità alle infezioni virali, le supererà meglio e più velocemente e correrà meno rischi di complicanze di sovrainfezioni batteriche come sinusiti, otiti, polmoniti.

Diventa quindi molto importante attenersi ad alcune regolare base nella vita quotidiana come l’esercizio fisico regolare, meglio se all’aria aperta, una sana alimentazione, buon riposo notturno ed il contenimento dello stress. Oltre a questo occorre mettere in atto tutti gli interventi di prevenzione anti-influenzale: non solo i vaccini (fortemente suggeriti per alcune categorie selezionati di pazienti) ma anche un’eventuale integrazione naturale che possa sostenere le nostre difese e ridurre le tensioni legate alla quotidianità che richiede ancora oggi uno stato di allerta ed attenzione nelle comuni attività quotidiane con forti limitazioni nella vita sociale per grandi e piccini.

La medicina convenzionale sia in fase di prevenzione che di terapia nella gestione di tutte quelle condizioni dell’ospite che possono facilitare l’insorgenza delle sindromi influenzali e para-influenzali: astenia, stress emotivo, disturbi allergici, disbiosi intestinale, insonnia, surmenage lavorativo sono solo alcune delle condizioni in cui il medico esperto in terapie complementari  potrà essere di aiuto nell’elaborazione di un profilo di cura  personalizzato e “confezionato” sulle peculiarità costituzionali del paziente.

Mind Lab Staff

Share This